I “Portolotti” sarebbero gli “abitanti del Porto”, gente di mare ma anche di terra. Siamo adiacenti al porto di San Giuliano, frazione di Rimini, parte integrante della splendida città malatestiana, vedi il nuovo faraonico Porto Turistico. Nel 1800 a San Giuliano c’era una lingua dialettale detta “Portolotta” in uso proprio tra San Giuliano e Venezia per via degli scambi commerciali molto fitti dell’epoca. Il mangiare era legato alla stagionalità ed era piuttosto povero inteso come semplice, il menù che riprende la Locanda che si esprime su questa linea, una bella rara etica che apprezzo, la “solita” cucina di una volta, ma vera. Questa la analisi della Trattoria definita Locanda il Portolotto. Cosa abbiamo oggi in cucina? Vige la severa regola del pescato, “quello che c’è, mangi: se non c’è non mangi”, filosofia che amo e rara a trovarsi, esattamente opposta al congelato che impera dovunque, comunque sappiamo che il 65% del pesce in circolazione è estero, in gran parte congelato. Al Portolotto il menù cambia ogni tre mesi: Primavera, Estate, Autunno, Inverno troveremo piatti diversi in base alla reperibilità. Bravi.

Il locale me l’ha presentato un mio amico appassionato di cucina, chef di statura, anche nostro segnalatore-senior, uno che non sbaglia e che sa distinguere. Alcuni anni fa mi portò al Portolotto che non conoscevo, un particolare mi colpì, i “Passatelli alle Vongole” un piatto di terra ribaltato sul mare: poveri Passatelli, oggi tanto modaioli asciutti mentre sarebbero da farsi in brodo o almeno in “umido”. Quelli che ho sempre mangiato al Portolotto erano ottimi, piccolo difetto erano troppo asciutti, nell’ultima gita ho consigliato un po’ di brodino (sacro) giusto quello delle vongoline, ci siamo capiti, sottigliezze, resta un piatto squisito gettonato e attribuisco voto 8,5 su base 10.

Anche il semplice non banale contorno è significativo: Radicchio Romagnolo di Campo (raro e goloso) con sacra Cipolla rossa, un altro piatto che mi porta al mitico locale vicino al Ponte di Tiberio incredibilmente chiuso! Da non perdere, voto 10 e lode.
Piccola scelta di vini di buona etichetta e possibilità di vini in caraffa a prezzi onesti.

Dolci fatti in casa, anche qui, fatto salvo il… pescato! Infine la piadina romagnola, ottima e strana, diversa da quella di Imola, Forlì, Cesena, ah già siamo a Rimini. Buon pranzo.

La Cucina e l’area: mi è stato vietato l’ingesso ma ho sbirciato egualmente, è un po’ piccola ma in ordine. Classico menù riminese, pesce freschissimo come si confà a chi chiude sul… Fermo Pesca!

La chiusura sul Fermo Pesca è adoperata anche dal Portolotto: pescherecci fermi? Fermiamo il Locale! Sacralità che mi riporta indietro di 30 anni al “Lurido”, l’amico Franco che conobbi nel 1980, pure lui sempre chiuso sul fermo pesca. Questo è un argomento chiave sulla recensione ed è indice di serietà totale sul “pescato”, sempre quello, non “congelato”. Complimenti!
Dopo i Passatelli la carrellata mangereccia vede il Tortello di Baccalà (vedere Palmerino a Breganze): sono delle Mezzelune ripiene al Formaggio con buon ragù di Baccalà.
L’onnipresente Tagliolino allo scoglio (qui dove sono gli scogli?) con pesce misto; gli Strozzapreti col sugo del giorno; la Frittura di Paranza che è da non perdere; il pesce arrosto; il Guazzetto di mare, favola. Sui Sardoncini marinati e/o fatti alla piastra, pesce azzurro ricco di omega3 ma “povero” però “ricco” di antiossidanti, una nota caratteriale: sono buonissimi e onore proporli, devono essere freschissimi. Bravi. Voto 10 e lode

ristorante-vite

Menù

ANTIPASTI:
– sacralità assoluta sulla rinomata riminese mania dei “Sardoncini Marinati”; inoltre le stesse alla brace, voto 10 e lode.
PRIMI PIATTI:
– “non mancare sui mitici Passatelli al pesce (voto 8,5); Carbonara di pesce (peccato arrivata con i Fusilli: serivano degli Spaghetti ruvidi); Pasta al ragù a chi la cercasse; Tagliolini Scoglio; Strozzapreti.
SECONDI PIATTI:
– Frittura di Paranza con “quello che c’è in rete”; Guazzetto di Mare; Spiedi di Calamari e Gamberi; Branzino arrosto o altro pesce in rete; ecc. (massimo dei voti).
CONTORNI:
la mitica cipolla col Radicchio Romagnolo di campo: rarità, assaggiala con la Piada!

NEL CESTINO: Piada: originale, buonissima, tipo riminese; anche pane che eviterai dato che andrai di Piada
DOLCI:
Crostata; Ciambella; Cantucci; ecc. (tutti fatti in casa).

CAFFÈ/INVECCHIATI o INFIAMMABILI:
scelta di livello standard.

OLIO/ACETO, SPEZIE: standard.

NOTE SUL MENU’/PIATTI CONSIGLIATI: Passatelli al pesce. Sardoncini, sempre! Radicchio Romagnolo & cipolla!
MINIERE GRATRONOMICHE: Pesce azzurro!

Locanda Il Portolotto
Indirizzo: Via Lucio Lando, 22 – San Giuliano(RN)
Recapiti tel. 0541 709491.
Giorno di chiusura: lunedì e martedì mattina (estivo); domenica sera e lunedì (inverno)
Orario di esercizio: pranzo/cena.
Chiusura per ferie: sul Fermo Pesca (grande scelta!) e periodo Natalizio che condivido appieno, a Natale state in famiglia, mangerete bene e avrete il calore familiare anziché quello del caos dei ristoranti presi d’assalto.
Locale climatizzato con sale all’aperto. Ha un dehor fatto in casa, a me piace più l’interno sebbene piccolo come ambiente.

Informazioni Complementari

Si può prenotare? Si, meglio

Carte di Credito?Sì.

Come arrivo? itinerario consigliato: Se siete sulla suoperstrada Rimini-San Marino, dovrete votare a sinistra a Cerasuolo; se vi trovate a Coriano, seguire il crinale e arriverete attraverso panorami stupendi (attenzione strada impervia con pendenze).

Locale climatizzato? Si.

Ci sono sale all’aperto?Stupendi dehor, vista mare incantevole.

Parcheggio? Grande parcheggio privato, adiacente.

E’ in ombra? No.

Il locale è grande? Imponente locale, trattasi di edificio nuovo in stile architettonico moderno, dentro la sensazione è di ambiente fine, caldo, intimo; cucina a vista, bellissima, senza segreti, come dev’essere, e come piace a me!

Arredamento e la tavola
Molto fine, ricercata, ambiente caldo, di gusto.

La cucina come area
A vista, cuochi in divisa e con cappello, professionalità in evidenza ed anche nell’aria.

Eventuali note sulla cucina
Cucina romagnola e internazionale, per i prodotti locali a km zero di derivazione Sanpatrigano, retrostante.

Esame dei WC/Servizi Igienici
Adeguati all’altezza del locale, al top

Target $$$: Medio.
Direzione: Walter MESCHINI

Chef: Maestro Fabio ROSSI

Piatti consigliati?  “Lepriglio”, un “incrocio” tra il coniglio e la lepre belga, disossato e farcito
La Carta dei Vini?  Siamo sul crinale di una collina che dà vini famosissimi già premiati a livelli internazionale: ho potuto ammirare la bassa pianta e la larghezza della vite, il mio ricordo è corso al Piemonte ma anche alle piccolissime viti di pregiati rossi francesi.  Per la Cantina: abbiamo nientedimeno che 900 etichette, ho detto tutto. Il Sommeleir è il Dott. Luca DRAGONI.

La carta …dell’Acqua!!!
Minerale bottiglia.

L’Olio, il sale & l’Aceto
evidenzio i loro due tipi di olio

Miniere, filoni, chimere gastronomiche
La Mora Romagnola, così buona e tanto di moda ultimamente…
“Sulla Porta”. Il locale è citato su queste Guide
– “Via Emilia Ristoranti e contorni”
– MICHELIN
– La Gola
– Gambero Rosso

Cosa c’è da vedere in zona:
Le stupende colline del riminese; il Montefeltro; San Marino; Rimini

Week-end in zona?
Si, alla grande

In definitiva
Locale avveniristico; Stupenda vista mare; menù da favola; ambiente caro. Eppoi contribuirai alla giusta causa di Sanpatrigano, non è poco.